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Apre a Napoli 50 Kalò, la nuova pizzeria di Ciro Salvo

Inaugurata il 13 febbraio a Napoli, a pochi passi dal belvedere di Mergellina, sotto un inaspettato e tanto atteso sole, “50 Kalò”, la pizzeria di Ciro Salvo.

In un’atmosfera cromatica piacevole agli occhi, dove le pareti tinteggiate con toni freddi, si coniugano perfettamente al rosso degli accessori, il progetto è presentato a giornalisti e blogger enogastronomici. Il clima è di festa, ma l’emozione di chi ha intrapreso l’avventura non manca nel farsi sentire.

Esso è nato dall’idea di Maurizio Cortese, con la finalità di portare a Napoli il giovane, ma già noto pizzaiolo. Il nome, “50 Kalò”, raccoglie in sé l’esperienza di tre generazioni di pizzaioli e tutta la tradizione partenopea. Nella cabala, infatti, 50 è il pane. E’ dall’impasto che nasce il panetto, il quale, se di qualità, darà vita ad una buona pizza. Kalò viene dal gergo di chi fa la pizza. Significa “buono”. Proviene dal greco Kalos ed ha nel tempo acquistato tutte le sfumature ed i suoni degli idiomi che si sono mescolati nel mare partenopeo, caratterizzandone il dialetto. 50 kalò è dunque l’impasto, il panetto buono, da cui far nascere una buona pizza. Studio, tecnica e ricerca. La differenza è fatta dall’impasto. Scelta di farine con basso tenore proteico. Acqua, tanta acqua, fino al limite della lavorabilità.

Il risultato? Impasto soffice, leggero, altamente digeribile e gustoso. Una buona base si arricchisce con eccellenti materie prime, per un risultato sensazionale.

Le pizze sono profumatissime ed invitanti, vestite di: pomodorini del piennolo del Vesuvio DOP; pomodoro San Marzano DOP; Fior di Latte di Agerola; Mozzarella di bufala campana DOP ed altri latticini da caseifici selezionati; Parmigiano Reggiano DOP 24 mesi di stagionatura; cipolla ramata di Montoro; aglio dell’Ufita; acciughe di Cetara; capperi di Salina; ‘nduja artigianale di Spilinga. Tra le proposte, c’è, anche, la Pizza dell’Alleanza, che ha tra gli ingredienti il raro Conciato Romano, Presidio Slow Food. Tutte sono condite con l’olio extravergine d’oliva da agricoltura biologica de Le Peracciole, la tenuta agricola a Punta della Campanella del Don Alfonso 1890. Tutti gli ingredienti hanno come presupposto fondamentale all’utilizzo, la stagionalità.

In abbinamento, vengono proposte birre artigianali nazionali o estere ed una selezione di vini campani di qualità. Dal Falerno del Massico di Villa Matilde, al l’Asprinio di Aversa dei I Borboni, passando per le ottime Falanghina e il Piedirosso dei Campi Flegrei di Agnanum e La Sibilla. Ed ancora, Pallagrello sia bianco che rosso di Alepa, Gragnano Rosso di Iovine, Aglianico del Taburno, Greco e Fiano dell'area Taburno DOC e Sannio DOC di Fattoria La Rivolta. Tutta la Campania, attraverso i suoi vitigni, nella carta dei vini. Qualità anche nel dolce, affidato alle torte della Pasticceria Mennella di Torre del Greco, con una piccola selezione di liquori e passiti tra cui il limoncello biologico di Casa Barone, il Nucillo de ‘e Curti, il liquore di erbe bio di Spadoni, le grappe di Sibona. Degustiamo in tranquillità, consapevoli dell’ammonimento fatto dal poeta e drammaturgo inglese Charles Lamb : “Detesto l’uomo che manda giù il suo cibo affettando di non sapere che cosa mangia. Dubito del suo gusto in cose più importanti”.

Gemma Russo & Marina Sgamato

Indirizzo: Piazza Sannazaro, 201/B. Napoli

Telefono:081 868 0338 +39 081 19204667

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