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Questa volta accendiamo i sensi…gusto, aroma, olfatto, palato, vista, fattori che potrebbero ricondurci a strade perse nel tempo, come la madeleine per Proust. A condurci saranno Mena D’Avino e Luca Mauriello, gestori di Bir Sciò, a Quarto, dove degustare o acquistare ottima birra artigianale.

Mena e Luca, partner nel lavoro e nella vita, hanno trasformato una passione, nata da un corso universitario, in lavoro, rinunciando alla stabilità di un contratto a tempo indeterminato.

Bir Sciò: c'è arte nel gusto!

Il nostro scopo è, in questa occasione, fare un’associazione insolita: birra e cioccolato. Competenza ed entusiasmo ci guidano nell’affascinante e poco conosciuto mondo della birra, fatto d’ingredienti semplici, che, bilanciati dalla competenza del birraio, producono aroma, colore, corpo, sapore e gradazione alcolica diverse. Nel 2011 si avvicinano all’ADB, organizzando un corso al Centro di Napoli. Serate, festival, conoscenza di produttori e distributori. Poi, la scelta di mettersi in gioco e investire. Questo novembre hanno festeggiato un anno d’apertura . In poco tempo si sono radicati sul territorio del piccolo comune, fidelizzandolo e divenendo punto di incontro per giovani.

Iniziamo la degustazione. La prima operazione è la scelta del bicchiere che cambia a seconda dello stile della birra. Dai flute, per le meno complesse, passando per il ballon, per le liquorose, fino ad arrivare al Teku che, mettendo insieme esperienza di produttori e degustatori, vuole darne uno adatto a  tutte le tipologie. Scelto il bicchiere, si eliminano le impurità, immergendolo in acqua calda; poi, in quella fredda per raffreddarlo. Da qui, valutando le possibili spillature, Mena effettua per noi quella alla belga. Tre mosse, che sanno di antica consuetudine e terminano con il taglio della schiuma a 45 gradi. Partiamo da “una birra giallo paglierino alla vista; fruttata ed agrumata al naso”, ci spiega Mena, "non tanto corposa, con forte nota amara”. Quattro ingredienti caratterizzano la birra: acqua; orzo, sottoposto a maltazione; luppoli, con lo scopo di bilanciare con l’amaro la dolcezza del malto; lievito, il principale attore. La combinazione dei 4 elementi da una diversa tipologia. A dar colore, dal giallo paglierino fino al nero, è la maltazione. A dare  “corpo, è la bravura del birraio”, ci spiega Luca, “la scelta del malto iniziale ed il momento preciso in cui far agire il lievito sugli zuccheri, ne conferiscono struttura. Grado alcolico e consistenza vanno di pari passo”. La degustazione continua con una birra scura alla vista, ma non troppo; con note di frutta secca, come prugna, noce e frutti rossi; liquorosa. Ad essa associamo un cioccolato artigianale, proveniente dal Venezuela, con sentori di mandorla. A birre più consistenti all’assaggio, con sentori di liquirizia, come le anglosassoni, accostiamo cioccolati importanti, anche con forti note di caffè. Tutto diviene una sinfonia, perché c’è arte nel gusto!

 

 

 

 

Gemma Russo

Ph. Marina Sgamato

 

Indirizzo: Corso Italia 233 - 80010 Quarto

Telefono:  08119252970

 

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Pubblicato su Quarto Magazine del Dicembre 2013

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